Battiti cardiaci, quando sono da considerarsi normali negli anziani

Battiti cardiaci, quando sono da considerarsi normali negli anziani

da | Mag 5, 2024 | News

La frequenza cardiaca negli anziani può variare in base a diversi fattori, tra cui l’età, lo stato di salute generale e il livello di attività fisica. Normalmente, la frequenza cardiaca a riposo negli anziani è leggermente più bassa rispetto a quella dei giovani adulti, a causa del naturale processo di invecchiamento che comporta cambiamenti nel sistema cardiovascolare. Sono importanti da considerare diversi fattori per determinare se i battiti cardiaci di un anziano sono nella norma o rappresentano un motivo di preoccupazione. Vediamoli insieme.

 

Il giusto range

In generale, la frequenza cardiaca a riposo negli anziani è considerata normale se si aggira tra i 60 e gli 100 battiti al minuto. Tuttavia, alcune persone anziane possono avere una frequenza cardiaca leggermente più alta o più bassa senza che ciò rappresenti necessariamente un problema di salute. È importante prendere in considerazione lo stato di salute generale dell’anziano, la sua storia clinica e i suoi sintomi specifici.

 

Le condizioni mediche preesistenti

Nel valutare la frequenza cardiaca negli anziani, è importante tenere conto di eventuali condizioni mediche preesistenti che potrebbero influenzare il ritmo cardiaco. Ad esempio, le persone anziane con malattie cardiache come l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca o l’aritmia possono avere una frequenza cardiaca più elevata o irregolare. In questi casi, è fondamentale monitorare regolarmente la frequenza e lavorare con il medico per gestire efficacemente le condizioni sottostanti.

 

L’assunzione di determinati farmaci

Allo stesso modo, l’assunzione di determinati farmaci può influenzare la frequenza cardiaca negli anziani. Alcuni farmaci, come i beta-bloccanti o gli antipertensivi, possono abbassare la frequenza cardiaca, mentre altri, come gli stimolanti o i broncodilatatori, possono aumentarla. È importante discutere con il medico gli effetti collaterali dei farmaci e monitorare attentamente la frequenza cardiaca durante il trattamento.

 

Lo stile di vita e il livello di attività fisica

Inoltre, lo stile di vita e il livello di attività fisica possono influenzare la frequenza cardiaca negli anziani. L’esercizio regolare e una dieta sana possono contribuire a mantenere un ritmo cardiaco sano e regolare. Per contro, una diminuzione dell’attività fisica o uno stile di vita sedentario possono portare a un aumento della frequenza cardiaca a riposo.

 

Attenzione ai segnali

Infine, è importante prestare attenzione ai segnali di avvertimento che potrebbero indicare un problema cardiaco più serio negli anziani, come per esempio dolore al petto, mancanza di respiro, svenimenti, stanchezza e debolezza eccessiva. Se un anziano presenta questi sintomi, è fondamentale cercare immediatamente assistenza medica.

 

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