Cosa fare quando un proprio familiare ormai anziano e bisognoso dell’assistenza di una badante risulta positivo al Covid? È questa una situazione di fronte alla quale è facile trovarsi e di fronte alla quale sorgono mille dubbi in testa. Scopriamo insieme come affrontarla.
Al lavoro, ma con attenzione
La positività al Covid dell’anziano che si assiste non compromette il regolare svolgimento del lavoro della badante. L’unica accortezza che deve avere è quella di assumere tutte le precauzioni del caso, come l’uso della mascherina fpp2 e l’utilizzo frequente di gel disinfettante. Tale materiale deve essere fornito dal datore di lavoro. Importante anche la sanificazione quotidiana degli ambienti dove si trova il malato.
Come influisce il lavoro sulla vita della badante?
Essendo a contatto con un malato, la badante entra in regime di autosorveglianza sino a 5 giorni dopo la guarigione dell’anziano che assiste. Durante questo tempo ha l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti. Nel caso in cui dovessero comparire dei sintomi deve fare subito un test molecolare o antigenico.
Cosa fare se la badante interrompe il lavoro
Nel caso in cui la badante si rifiuti, in modo unilaterale, di assistere l’anziano malato di Covid è possibile procedere al suo licenziamento per assenza ingiustificata. In questo caso, però, è bene valutare anche il rapporto tra la badante e il familiare anziano: con l’avanzare dell’età, infatti, diventa sempre più difficile far fronte alle novità e avere una nuova persona che si occupa di sé non è un cambiamento di poco conto.
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