Quali sono le detrazioni disponibili per i costi Rsa 2023

Quali sono le detrazioni disponibili per i costi Rsa 2023

da | Mag 24, 2023 | News

Sapevi che è possibile richiedere detrazioni per i costi RSA?

In questa guida ti forniamo tutte informazioni necessarie al riguardo.

 

Detrazione per i costi RSA: come funziona

In alcune situazioni, è possibile usufruire di agevolazioni fiscali per le spese sostenute per il ricovero in RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) di un parente anziano o disabile. Tuttavia, queste agevolazioni possono variare a seconda della situazione specifica e del Paese di appartenenza.

In Italia, ad esempio, le spese per il ricovero in RSA possono essere detratte dalle tasse fino ad un massimo di 2.100 euro l’anno. La detrazione fiscale è concessa solo se il ricoverato ha un’età superiore ai 65 anni oppure se ha un’età inferiore ma è riconosciuto come disabile con un grado di invalidità pari o superiore al 74%.

Inoltre, il familiare che sostiene le spese deve essere un parente entro il terzo grado (ad esempio, figlio, nipote, fratello, cugino).

Per ottenere la detrazione fiscale è necessario conservare le ricevute che attestano le spese sostenute per il ricovero in RSA, e la detrazione può essere richiesta nella dichiarazione dei redditi annuale.

Si consiglia di verificare con un professionista del settore fiscale e contabile per ulteriori informazioni e chiarimenti sulle detrazioni fiscali disponibili per le spese sostenute per il ricovero in RSA.

 

Istruzione per la detrazione

La detrazione o deduzione dal reddito della spesa sostenuta nel 2023 per la permanenza di un familiare nella casa di riposo o in una RSA è ammessa soltanto per una quota dei costi sostenuti.

Tra i costi detraibili rientra, infatti, solo la parte di spesa sanitaria.

La detrazione, inoltre, spetta sia per ricoveri in strutture pubbliche, sia per i ricoveri in strutture private, convenzionate o accreditate presso il SSN  e non.
Affinché la detrazione sia possibile, ogni anno Annualmente la ospitante deve rilasciare la certificazione degli importi versati, dove devono comparire le seguenti voci:

  • Quota di spesa sanitaria;
  • quota per vitto e alloggio.

Tra queste, l’unica che può essere portata in detrazione nel modello 730/2023 è la quota di spesa sanitaria, ma le ultime istruzioni rispetto alle detrazioni in dichiarazione possono essere consultate nella circolare n. 7 dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 25 giugno 2021.

In linea generale, per poter beneficiare dell’agevolazione è necessario valutare le condizioni di salute della persona che si trova in cura nella casa di riposo, in base alle quali viene valutata un’eventuale detrazione o deduzione.

  • per i soggetti non autosufficienti è prevista la detrazione del 19% con il limite di spese fino a 2.100 euro e con un reddito non superiore a 40.000 euro;
  • per i soggetti disabili è prevista una deduzione dei costi.

Inoltre, dal 2020 per tutti gli sconti IRPEF accessibili tramite il modello 730, i pagamenti in contanti non danno diritto alla riduzione dell’imposta. Tuttavia fanno eccezione all’obbligo di tracciabilità le seguenti spese:

  • acquisto di medicinali;
  • prestazioni sanitarie rese da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
  • prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche;
  • dispositivi medici.

 

Chi può richiedere le detrazioni per i costi Rsa

In caso di soggetti disabili, la spesa sanitaria potrà essere dedotta integralmente non soltanto dal beneficiario che risiede nella RSA, ma anche qualora sostenuta dai seguenti familiari:

  • coniuge;
  • figli;
  • genitori;
  • generi e nuore;
  • suocero e suocera;
  • fratelli e sorelle.

Inoltre, in questo caso la spesa sarà interamente deducibile nel modello 730 sia qualora il familiare nella casa di riposo sia a carico, sia qualora non sia considerato fiscalmente a carico del richiedente.

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